Rosalia e Van Dyck, di Gabriella Dardanoni
La santa patrona di Palermo è Santa Rosalia de’ Sinibaldi, di origini normanne e vissuta nel XII secolo.
Ha soppiantato, dopo che le sue spoglie ritrovate in una grotta su Monte Pellegrino furono portate in processione nel 1624 e fermarono la peste che allora infuriava, le precedenti patrone di Palermo, S, Agata, S. Cristina, S. Ninfa e S. Oliva, ognuna protettrice di uno dei quattro quartieri originari di Palermo, la Kalsa, l’Albergheria, il Seralcadio e La Loggia, che si incrociano ai Quattro Canti di città, o piazza Villena.
Ma non è conosciuta e rappresentata solo a livello locale.
Uno dei pittori che l’ha più raffigurata è stato Antoon van Dyck, chiamato a Palermo da Emanuele Filiberto di Savoia, all’epoca viceré per conto della corona spagnola.
A van Dyck sono attribuiti più dipinti che ritraggono la santa: “Santa Rosalia incoronata dagli angeli” conservato presso la Galleria Regionale di Palermo, palazzo Abatellis, “Santa Rosalia in gloria, intercede per la fine della peste a Palermo” al Metropolitan Museum of Art di New York, “Madonna con Bambino e Santa Rosalia” al Kunsthistorisches Museum di Vienna e persino una ulteriore versione “Santa Rosalia intercede per la fine della peste a Palermo” al Museo Ponce di Portorico.
Inoltre è stata rappresentata da altri pittori, come Bartolomè Esteban Murillo (“Madonna con Bambino e Santa Rosalia”, Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid) e Luca Giordano (“Santa Rosalia”, collezione del Museo del Prado di Madrid).
E poi non dite che non siamo internazionali…
Ps. Le immagini (dal web) sono in ordine di citazione.
Gabriella
http://www.palermofelicissima.it/2018/01/07/mattinata-turista-nella-mia-citta-gabriella-dardanoni/
http://www.palermofelicissima.it/2017/10/22/le-cinque-patrone-di-palermo/
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