Le birre di Natale di Antonella Ferraro
Forse non sapete che il 16 ed il 17 Dicembre all’Abbazia di San Martino delle Scale ci sarà una degustazione di birra.
E’ vero che il mondo va ad una velocità pazzesca. Però anche i frati benedettini!!!
Immagino di schiacciare un tasto “rewind” e vedere la reazione del fondatore Angelo Sinisio alla vista di tutti noi che degustiamo birra all’interno dell’Abbazia.
Mah
Andiamo con ordine e vediamo un po’ la storia dell’Abbazia di San Martino.
Un’antica tradizione vuole l’abbazia di San Martino fondata da papa Gregorio Magno († 604). In verità san Gregorio avrebbe fondato ben 6 monasteri in Sicilia su altrettanti territori di proprietà della famiglia materna.
Tra questi monaci spicca il nome del fondatore, il beato Angelo Sinisio, un uomo dalle spiccate qualità spirituali e organizzative che, in breve tempo, costruì il primo monastero, accolse altri uomini desiderosi di condividere con lui l’ideale monastico e impiantò nello stesso convento quelle attività tipiche dei monasteri benedettini, tra cui la coltivazione dei campi e delle erbe semplici per la cura delle malattie e uno scriptorium per la riproduzione dei codici.
Verso la fine del cinquecento la vita culturale dell’abbazia si presenta vivace e originale: produzioni e committenze artistiche, attività editoriali, insegnamento. Il centro propulsore degli studi è indubbiamente la biblioteca che, in strutture rinnovate e ingrandite durante il XVIII secolo, diventa un polmone inesauribile che attira studiosi e ricercatori da ogni parte.
l secolo XIX rappresenta per l’abbazia di San Martino l’inizio di una crisi interna che, necessariamente, ridurrà il suo ruolo spirituale per la comunità ecclesiale circostante, e porrà fine a tutte le iniziative culturali.
La lenta ripresa avviene grazie all’opera del benedettino Don Ercole Tedeschi († 1919) il quale svolse il suo impegno monastico e pastorale (assunse anche la guida della parrocchia annessa in quegli anni al monastero) nonostante le difficoltà del periodo.
Nel 1969 l’elezione del primo abate dopo circa un secolo di vacanza della sede, nella persona di Don Angelo Mifsud (1969 – 1976), a cui succederanno Don Benedetto Chianetta (1977 – 1995), Don Ildebrando Scicolone (1995 – 2000) e Don Salvatore Leonarda (dal 14 novembre 2000).
La ripresa della vita monastica durante tutto il Novecento segna anche il ripristino di alcune attività proprie della comunità monastica, la quale prenderà sede in una parte dell’antico complesso monumentale: l’insegnamento nel collegio e nell’alunnato monastico, l’allestimento di un laboratorio di restauro del libro, l’apertura al pubblico della ricostituita biblioteca e la rivendita di alcuni prodotti tipici del monastero.
(fonte abbazia di san martino).
Come noterete, i monaci erano avvezzi, molti anni or sono, alla produzione di prodotti all’interno della comunità monastica quindi nulla di strano se oggi si cimentano oltre che nella produzione anche nella degustazione di questa bevanda.
I benedettini producono una birra scura e aromatica; otto gradi e ricca di erbe medicinali e aromatiche.
L’evento è stato organizzato dal micro birrificio Hora Benedicta, che dal 2013 produce la “Hora Benedicta Abbey Ale”, una birra di Natale di stampo belga.
Buona degustazione a tutti
Antonella Ferraro