Palermo ed il suo Genio, di Mirella Gugliotta
Palermo ed il suo Genio: se Palermo ha un Patrono laico, questi non può che essere il suo Genio. Genio è la statua di Fiera Vecchia intorno alla quale si riunirono i palermitani il 12 gennaio… e successe un ’48. Genio è il Genius Loci, presente in ogni dove nella nostra città. Genio è il tram, battezzato così da una consultazione popolare. In occasione della “proclamazione” del festino laico, quello in cui Palermo celebra il suo genio, appunto il 12 gennaio, potevamo non celebrarlo anche noi?
La nostra amica Mirella Gugliotta ci regala una perla: un bellissimo – e divertentissimo – articolo dedicato al Patrono laico di Palermo. Grazie Mirella ! (mm)
Quante sono le rappresentazioni del protettore laico della nostra città, il Genio Palermo (sì si chiama così: Palermo)?
Facile,lo dice pure Wikipedia sono 9 e basta …se lo dice Wikipeia…
- Il Genio del porto messo lì di fronte Monte Pellegrino ad accogliere i turisti che arrivano via mare;
- Palermu u nicu messo lì alla base dello scalone di Palazzo delle Aquile assiso sulla sua conca che reca scritta quella che forse è una grande bugia:Panormus conca aurea suos devorat alienos nutrit (Palermo conca d’oro divora i suoi e nutre gli stranieri);
- Palermu u granni posto al centro di un una bella “edicolona” lla Vucciria, degradata e privata delle due statue di Sante che aveva ai lati e degli stemmi recanti i simboli dei 4 mandamenti, usata come portabottiglie e munnizza varia che ai suoi piedi (se non ci sono auto parcheggiate) si prostra;
- C’è il Genio della Fieravecchia quello che ammantato di tricolore con la triscele ha assistito ai moti del 1848, quello che ha trovato risetto solo grazie a Garibaldi perché: prima era sul molo “Nuovo”, poi passò a piazza Rivoluzione, poi i Borboni , dopo aver sedato la rivolta, lo hanno fatto spostare allo Spasimo (era il cantiere municipale lo Spasimo…non mi ci fate pensare) e poi Garibaldi, forse per farsi perdonare di averci messo “l’acqua dentro” con l’annessione (si annessione) al Regno d’Italia, lo fece portare alla Fieravecchia che da quel momento diventò piazza Rivoluzione;
- Poi c’è l’affresco che decora il tetto del salone da ballo di Palazzo Isnello, un genio barocco e gaudioso capolavoro di Vito d’Anna;
- “Copiato da quello del porto” è il Genio posto sull’arco d’ingresso di Palazzo Fernandez;
- Anche in via Oreto c’è un genio a qualcuno venne lo sfizio di farsi un genio personale infatti lo troviamoall’interno di una nicchia sulla porta d’ingresso del civico 108 di un palazzetto dei primi del ‘900;
- E il più brutto quello all’ingresso della cappella Palatina, un mosaico dove il genio indossa un’armatura romana a onore e gloria dei Borboni;
- …e ci vogliamo dimenticare il più bello di tutti?? (almeno per me) Il Genio del Marabitti a Villa Giulia che la regione ha inserito nella Carta regionale dei luoghi dell’identità e della memoria siciliana bello, bello, bello, sembra copiato da quello di Palazzo Isnello;
E basta?? Ma voi vi guardate in giro?Il Genio è intorno a noi: cos’è quell’altorilievo sulla facciata di palazzo delle Aquile?? Oh è un genio?? È nella cancellata della fontana quei tre tondi che rappresentano?? Uno l’aquila, l’altro Santa Rosalia tra loro il Genio ( per la serie Rosalì non ti allargare che ti marco a vista)
Entriamo in Cattedrale capolavoro dell’arabo normanno cosa vediamo sia a destra che a sinistra del vestibolo? Due formelle dove è rappresentato il Genio e allora ci rechiamo a Casa Professa vuoi mettere un Nume laico dentro un tempio così importante?? Sì che lo metto, e lo metto proprio nella cappella della santa patrona per ringraziarla di aver sconfitto la peste ( così si mette in chiaro che lui E’ Palermo e Rosalia è solo una che gli ha fatto una grande cortesia).
Anche a palazzo Comitini possiamo ammirare un genio, è rappresentato su un arazzo che riporta i canoni del Genio di Villa Giulia.Bello e maestoso con tutti i suoi attributi esoterici al posto giusto (non ridete please, così si chiamano).
Però non è che dove mi giro mi giro posso vedere Geni magari andando all’Acquasanta finalmente mi libero…e no, qui sull’ingresso della manifattura tabacchi c’è un genio…malucumminato assai…che per ironia della sorte è denominato Genio della Salute (la manifattura tabacchi era lazzaretto)
Basta vado al bar di Villa Igea per bere e dimenticare i Geni prima che me li sogno la notte…no non può essere c’è un genio che mi guarda dalla parete del Lounge del Arcades c…basta voglio scappare da questa città piena di Geni prendo il “ vapore per Napoli” e me ne vado incontinente e chi mi saluta per ultimo? Il Genio dell’Arsenale !!!!
Ma chi mi ci portava ad appricarmi ai Geni??
Ma da dove viene ‘sto Genio, ora non mi voglio dilungare su questioni filosofiche,simboliche, teologiche,ecc voglio solo ricordare la leggenda che narra di un gran signore che, naufrago, approdò sulle rive di una terra carica di frutti e di acque dolci che lo rifocillò e dove lui, per gratitudine, fondò la città più bella del mondo che chiamò con il suo nome: Palermo.
Così come santa Rosalia viene festeggiata il 15 luglio di ogni anno anche il genio Palermo da quest’anno avrà la sua ricorrenza il 12 gennaio giorno in cui La Masa diede l’avvio ai moti rivoluzionari.
Mirella Gugliotta
Sul Genio non si sa poi molto. Anche l’iconografia è dubbia sebbene certamente di origini antichissime. Mi ha sempre incuriosito il motto latino riferito a “Palermo che nutre gli stranieri e divora i suoi” ma non ne ho mai capito appieno il senso. Che risalga al dono fatto da Scipione l’Africano o risalga al dio Saturno i dubbi restano.
Il fascino è grande.