La Casa Museo delle Maioliche, di Antonella Ferraro

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A volte sembra che la nostra Felicissima Palermo sia rimasta addormentata per tanti anni e poi ad un tratto un principe azzurro l’abbia svegliata.

Ricordo che non tanti anni fa la nostra città era assente e indolenzita.

Da un decennio a questa parte il risveglio culturale, paesaggistico ed il desiderio di “farsi vedere” ha preso il sopravvento sul torpore.

La non conoscenza di alcuni avvenimenti è a dir poco curiosa.

Se penso che un certo signore palermitano, Pio Mellina,  già trent’anni fa circa, ha iniziato e definito una delle mostre permanenti più particolari e diverse che il nostro immaginario possa elaborare.

Sto parlando della Casa Museo delle Maioliche.

La mostra si trova al piano nobile di Palazzo Piraino (ex Palazzo Torre) vicino la Fontana del Genio nel quartiere storico della Kalsa.

Questa esposizione è composta da 4900 maioliche, dipinte tra il 1500 ed il 1900, pezzi unici provenienti da diversi palazzi ed edifici del sud Italia e fabbricati nelle più importanti botteghe napoletane e siciliane.

Ognuna di queste maioliche porta con se il racconto di un’epoca, delle mode passate, delle rivalità tra le famiglie e dell’evoluzione della società, andando a formare un unico grande quadro storico della nostra terra, che abbraccia oltre quattro secoli.

Sono esposte in otto sale in base all’epoca ed alla provenienza geografica.

All’interno sono presenti altre piccole collezioni vintage quali la cancelleria d’epoca, scatole di latta, vecchi giocattoli e opere di ceramica contemporanea.

Il percorso espositivo inizia dalla sala di ingresso dove sono esposte le mattonelle maiolicate liberty e decò napoletane di fine XIX secolo – inizi XX e quelle provenienti da Vietri sul mare (SA) caratterizzate da colori più intensi e da un formato più ridotto.

La seconda sala, denominata “Sala Neoclassica” per la decorazione in stile neoclassico della seconda metà del XVIII secolo, ha il pavimento originale napoletano in maiolica rosa e nero della seconda metà del XIX secolo ed è interamente dedicata alle mattonelle maiolicate napoletane del XIX secolo.

Si possono ammirare le maioliche decorate con motivi esotici e quelle che si rifanno all’Antica Grecia; ci sono anche quelle che raffigurano strane forme geometriche con effetti ottici modernissimi, oppure quelle che compongono quadri con dettagli stupefacenti e spettacolari. Tutte nascondono in qualche modo un aneddoto particolare e insolito, provengono da luoghi inaspettati e sono state salvate dallo scorrere del tempo o persino da rocambolesche demolizioni.

All’interno è possibile anche ammirare bellissimi affreschi ed elementi di pregio, recentemente restaurati, che permettono ai visitatori di immergersi nelle antiche atmosfere che questo palazzo ha vissuto.

Per chi non la conosce, vi invito a fare una visita. E’ un posto molto interessante e veramente particolare.

Antonella

Le stanze al Genio

 

 

 

 

 

 

 

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