Alessandro e Massimo, di Marcello Mussolìn
si guardano e si scambiano la pelle
E cominciano a volare
Ormai è diventato mio vezzo quello di cominciare un “pezzo” con una canzone. Poi lo infarcisco di stravaganti divagazioni e di puntini di sospensione. Stavolta la scelta è caduta su “Anna e Marco”, una delle più belle canzoni d’amore di Lucio Dalla.
Perché ho pensato ad Anna e Marco, non lo so. Forse perché il tema dominante è l’amore, quell’amore che sconfigge i pregiudizi e alla fine
Qualcuno li ha visti tornare
tenendosi per mano.
Avevamo fissato un appuntamento con Alessandro Savona. Architetto, scrittore, “genitore” affidatario di Marco. Insomma, una storia bella, da raccontare. Con mia grande gioia c’era pure Massimo De Trovato, amico di Palermo Felicissima, che con Alessandro condivide le scelte di vita.
La storia di Alessandro e Massimo è ormai nota: nel 2013, caso allora quasi unico (c’era stata già una coppia omosessuale cui il tribunale di Bologna aveva dato in affidamento una bambina) il Tribunale di Palermo aveva affidato loro Marco: una storia difficile di servizi sociali, di comunità, case famiglia etc. ed infine la scelta, condivisa – dopo le “ovvie” perplessità – con la famiglia biologica, di provare questa strana convivenza.
Cos’altro dire più di quanto tutta Italia, da Maurizio Costanzo a Bianca Berlinguer non abbia già detto?
Certo, c’è il libro di Alessandro, Ci sono io, da commentare. Storia in larga misura vera del rapporto tra un adulto ed un bambino di sei anni ospite di una casa famiglia presso la quale il nostro adulto svolge la sua attività di volontario.
Ci sarebbe pure da parlare dell’AFAP, la Associazione Famiglie Affidatarie di Palermo, nata per promuovere la cultura dell’Affido, creare una rete di auto-aiuto per gli affidatari, tutelare i diritti dei bambini affidati e delle persone che se ne fanno carico, di cui Massimo è uno dei Consiglieri insieme alla sorella Adriana. Ormai punto di riferimento in tema di affido anche per le istituzioni.
Muniti di carta e penna, rigorosamente elettronici, e di registratore ci rechiamo all’appuntamento; tutto bello, tutto perfetto, siamo pronti: caffè, birra, succhi di frutta ma il registratore non funziona.
Cosa si fa dunque?
Si chiacchiera.
Alessandro è più compassato, ma si scioglie subito. Massimo un fiume in piena, come suo solito. I libri, le iniziative: le storie narrate nei libri di Alessandro, il progetto di un evento letterario che chiameranno “Paginascritta”. La nuova opera a quattro mani con Giacomo Cacciatore, un libro “particolare” su Palermo che stuzzica la fantasia dei nostri felicissimi.
Gli aneddoti: come quello su Bianca Berlinguer, algida conduttrice che si presenta solo poco prima della trasmissione, o sugli ospiti del b&b “Incipit” (già il nome…), che colpiti dall’amore verso la letteratura regalano loro libri in tutte le lingue del mondo, che concorreranno a creare la biblioteca dei libri improbabili.
Su questo, giuro, ci faccio un pezzo. Anzi, ogni intervento di Alessandro meriterebbe un articolo a sé.
L’amore, dicevamo. Tutto è amore, in questa coppia. Reciproco, naturalmente, ma verso il mondo, e non è cosa facile. Tradotto, significa prendersi cura di chi sai che andrà via, come Marco alla maggiore età. Significa devolvere i proventi del libro di Alessandro all’Afap, per sostenerne scopi ed attività.
Significa dare senza la necessità/aspettativa di ricevere nulla in cambio.
Se mi legge il mio socio Marcello mi accusa di retorica, ma non ci posso fare niente. Riesco anche a scrivere senza sparare nessuna delle freddure che fanno ridere solo me.
Mi viene un’idea.
Siamo in quattro, i felicissimi dell’appuntamento, come quelli dell’Ave Maria. E senza registratore. Mi frulla in testa, dunque, l’idea dell’anno (!): Ognuno di noi percepisce cose diverse dalla stessa persona, mi scrive Arcangela. Ognuno di noi proverà a trascrivere le sue impressioni, e ne renderà partecipi gli altri.
Io ho cominciato adesso.
marcello
Ah, dimenticavo! Marco, giunto alla maggiore età, ha scelto di restare ancora un po’ con loro.
foto dal web