Monica, di Antonella Ferraro
Stamattina ho deciso di andare a fare il primo bagno a mare del 2018.
Mi metto in moto e mi dirigo sulla strada che porta all’Addaura. Cerco una discesa a mare che mi convincesse. Dopo varie opportunità scelgo lo “scivolo” più comodo e soprattutto con meno bagnanti anzi quasi deserto.
Mi avvio e vedo che l’unico bagnante sta andando via!
Perfetto.
Sole, mare, un buon libro ed io, che desiderare di più?
Mi sistemo e dopo pochi minuti arriva una giovane donna, la quale prima di fare qualunque cosa mi guarda sorridendomi e mi dice “Buongiorno Signora”.
Ovviamente ricambio il saluto ma resto stupita (piacevolmente) da questo slancio di socialità della signora (ormai sempre più difficilmente si saluta quando si arriva in un posto).
Dopo essersi sistemata la Signora inizia a parlarmi…e nel giro di un’ora mi ha raccontato tutta la sua vita.
Inizia con il raccontarmi che è dimagrita in otto mesi 28 chilogrammi. Mi descrive il tipo di dieta, da chi è seguita, di tutte le rinunce e di tutti gli sforzi fatti, però è evidentemente soddisfatta.
Come darle torto.
Prosegue dicendomi che prima di arrivare a mare si è fermata al cimitero per portare un fiorellino al suo bambino morto ad un anno e mezzo di età. Mi dice: non potevo proseguire senza fermarmi per un saluto!
Poi racconta che ha altri tre figli e che ha trovato la forza per non abbattersi dopo la morte del suo primo figlio perché dopo pochi giorni le è nata la sua seconda creatura.
Io sto ad ascoltarla, ha un tono pacato, usa dei modi di dire tutti palermitani ma senza nessuna volgarità e senza eccessi.
Io non dico una parola, lei è un fiume in piena!
Continua raccontandomi dei tanti abusi subiti dall’ex marito, botte e urla per lei e per i suoi figli. Anche in questa circostanza non usa né toni sgradevoli né parole eccessive. Racconta di questi abusi. Si rende conto adesso che allora non capiva, anzi per essere precisa ha detto “avevo gli occhi attuppati”. Gli abusi avvenivano anche mentre lei ed i suoi figli dormivano.
Lui tornava a casa ubriaco e li botte da orbi!
Poi otto mesi fa dopo gli ultimi lividi, escoriazioni ed angosce, decide.
Basta ora mi riprendo la mia vita.
Il racconto credetemi per me che ascoltavo è stato di ammirazione, di stima e quasi di affetto nei confronti di una persona a me sconosciuta ma evidentemente bisognosa di vuotare il sacco.
E così va via di casa con i suoi figli ed il marito vedendola andar via continuava a giocare alla play station!!!!!!!
Ora Monica, si si chiama così vive con i genitori.
Ha cercato un lavoro e l’ha trovato e per concludere ha conosciuto un uomo con il quale ha iniziato una relazione. Di lui mi ha detto “mi vuole bene, adora anche i miei pensieri”.
Dopo avermi raccontato la sua storia mi guarda con il suo dolce sorriso e mi dice “signora ma perché le ho raccontato tutta la mia vita?”
La guardo e le rispondo “forse perché non conoscendoci non aveva paura di essere giudicata”.
E lei: si è vero ed è stato molto bello.
Credo di non voler aggiungere altro.
Antonella.