Palermo grande Città della Cultura Palermo piccola Città della Convivialità, di Antonella Ferraro
I “colti” della intellighenzia palermitana criticano Manifesta 12.
Chi dice che non è stata ben organizzata, chi dice che non è fruibile, chi dice che non c’è stata una divulgazione capillare.
Basta lamentarsi sempre!
Palermo oggi come mai è vitale, è piena di colore, di interessi, di scambi, di incontri e di Cultura.
Essere stata eletta Città della Cultura ha determinato tante cose.
Turismo a tutto tondo, mostre di altissimo livello, reading con autori di spessore ecc ecc.
Il turismo in questo momento ci fa vedere una città strapiena di visitatori; gli alberghi, i B&B, le Case Vacanza registrano l’over booking.
Installazioni sparse per tutta la città. Giusto per fare un esempio:
Piazza Bologni. “Posta nel cuore di Palermo è un inno alla difesa dei valori della vita e della cultura. E’ la spirale della vita, contrapposta alla spirale della morte. E’ realizzata con sacchi militari posti a forma di spirale con al centro una scultura alta 4 metri titolata: Il Mio Pensiero Libero” Cit.
Manifesta 12 ha fatto aprire tanti siti chiusi vedi Palazzo Butera, Palazzo De Seta con la magnifica installazione del sale…”la tradizione caraibica tramanda la leggenda degli “Africani Volanti”, schiavi che si dice evitassero di mangiare il sale per diventare così leggeri da essere in grado di ritornare in volo in Africa. Cit.”
Oltre Manifesta 12 con tutte le sue bellezze c’è anche la Città della convivialità e delle piccole cose. La città di sempre, la città che si muove assieme ai suoi cittadini.
Una tra queste i murales realizzati nel quartiere di Ballarò/Albergheria.
Le cinque pitture urbane si pongono come obbiettivo la riqualificazione urbana attraverso l’Arte. Il progetto si inserisce in un clima di rinascita culturale della città già nominata capitale della cultura e città ospitante la Biennale internazionale di Arte contemporanea Manifesta 12.
Appunto.