Un irrefrenabile bisogno, di Valeria Paleologo.
Oggi sento un irrefrenabile bisogno di scrivere e lo farò di getto, senza ripensamenti di sorta.
Stamattina ho partecipato ad un evento che mi ha coinvolto razionalmente ma soprattutto emotivamente, fino a commuovermi.
Sono stata al teatro Politeama per la tappa palermitana del progetto ” Mediterranea-Le vie di terra”.
Si tratta di un progetto nazionale a sostegno della rete Mediterranea Saving Humans.
Pubblico numeroso ma, a mio avviso, non abbastanza data la delicatezza e l’importanza dell’argomento nei confronti del quale non si può restare indifferenti perché riguarda tutti noi e il nostro futuro.
Ovviamente sto parlando della migrazione e, al di là di come ognuno di noi la possa pensare, è necessario essere informati e partecipare con consapevolezza.
Migranti o rifugiati? Qual è la sottile ma fondamentale differenza? Esiste realmente? In base a cosa fare questa distinzione?
O semplicemente “persone appartenenti ad una sola razza, quella umana, all’interno della quale convivono diverse culture e sensibilità ma… tutti portatori degli stessi diritti umani “?
Sul palco numerosi artisti, musicisti, scrittori, attori, registi.
Da Giuseppe Milici a Olivia Sellerio, da Isabella Ragonese a Roberto Alajmo, da Simona Mafai a Beatrice Monroy, a Daniele Vicari e tante altre personalità del mondo della cultura e dell’arte.
L ‘arte che unisce al di là delle differenze e delle distanze.
Ad aprire l ‘evento Yossif Letif Jerallah con una performance di grande impatto emotivo. Già 2500 anni fa, Eschilo raccontò il dramma dei migranti e le responsabilità di chi deve decidere di accettarli o respingerli .Responsabilità, tuttavia, condivisa con tutti i cittadini.
Alla fine dell’evento Luca Casarini ha sottolineato con grande semplicità l’importanza di salvare vite umane, aggiungendo che i modi e i tempi si possono discutere.
Io ritengo di essere fortunata perché sono nata a Palermo e ci vivo tuttora: Palermo, una città multietnica dove tutti vengono accolti, “nessuno è migrante, chi vive a Palermo è palermitano” e ancora ” i migranti esercitano il diritto alla mobilità internazionale che è un diritto umano inviolabile”.
Sono parole del nostro attuale Primo Cittadino: possiamo condividerle o meno. Io le faccio mie.
Valeria