Il mio primo gelato da grande, di Maria La Bianca

Condividi
Il mio primo gelato da grande

Andavamo tutti insieme da Cofea, ci si fermava l’intera famiglia.

Noi bambini, issati sugli sgabelli sotto gli occhi attenti della mamma, a scegliere il gusto per quello che doveva essere rigorosamente un cono.

E papà che li passava ad uno ad uno. Provavo sempre a chiedere il caffè.

Chi si ricorda di Cofea non può non associarlo a quell’unico, inimitabile gusto. Il Caffè di Cofea.

Ma il caffè, si sa, o forse si sapeva allora, non è un gusto da bambini.

Fu così che finalmente, un giorno diventai grande mentre mio padre mi porgeva l’agognato cono. E mentre diventavo grande davvero ho continuato a chiedere il cono al caffè.

Ma non è questa l’unico ricordo che mi lega a Cofea.

Avrei ordinato proprio quello quel giorno che ci portai degli amici in vacanza. Napoletani. Era un torrido giorno di agosto. Città deserta come era allora, e ora non è più. Ora di pranzo, quasi. Io non ricordo nemmeno come fu. Quali furono le parole, le chiacchiere.

Resta la memoria di un incontro. Dovevano chiudere. Il proprietario abbassò la saracinesca e noi restammo dentro.

Non mangiai il gelato al caffè quel giorno ma la pasta al ragù, cucinata come a Napoli.

Lascia un commento

Eventi in programma