#Traterraecielo, la nuova opera di Irene Falci
Accogliamo oggi la “nostra” Irene Falci, che un paio di anni fa “ci” regalò un magnifico murale di Massimo Milani, la “signora Massimo” nel cuore di molti di noi, oltre ad una serie di altri bellissimi dipinti. Oggi, artista in trasferta, sui muri di Acquedolci ha dipinto il ritratto di un’altra donna che è nei nostri cuori: Letizia Battaglia.
Ringraziamo Irene per aver voluto condividere con Palermo Felicissima questa sua riflessione:
Quando prego sviluppo un contatto con la natura profonda della mia mente. Poi quando cammino emergono immagini gia’ complete per essere rivelate durante l’esecuzione pittorica.
Amavo Letizia Battaglia fin da bambina, quando sulla poltrona della portineria del palazzo in cui abitavo sfogliavo il giornale L’Ora nella cronostoria quotidiana dei morti ammazzati da Riina, non uno di meno.
Ho ideato quest’opera all’inizio come attestato di stima verso la donna e l’artista che poi è diventata per istinto e passione una riqualificazione gentile e sentimentale verso un’ essenza dilaniata dalle polemiche sollevate in seguito alla campagna Lamborghini che le era stata commissionata e poi censurata per avere inserito figure di bambine, tema ricorrente tra l’altro della sua poetica.
Gli artisti volano
grazie a tutte e tutti quelli che hanno supportato il progetto, grazie a Ciro Artale, grazie a Riccardo Plantemoli , al Comune e alla Pro Loco di Acquedolci (ME)
(Irene Falci)
Chi è Irene Falci
(dal sito dell’artista)
Irene Falci nasce a S.Cataldo ( Cl) nel 1969 ,vive e lavora a Palermo e dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti nella stessa città ,svolge attività di pittrice . Le sue creazioni si sviluppano in formati micro e macro e sono realizzate ad acquerello su carta e su tela .Il periodo di ricerca post accademico la vedrà confrontarsi con operazioni sperimentali di riciclo di materiale povero per approdare invece dal 1999 in poi all’uso di una tecnica essenziale e all’approfondimento della dimensione universale del desiderio che dona materia viva per la trasformazione delle nostre esistenze. In parallelo avvia un nuovo ciclo di opere sul tema dell’elogio alla solitudine come status mentale , spirituale in perenne interdipendenza con l’umano e il cosmo.