Un irrefrenabile bisogno, di Valeria Paleologo.

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Oggi sento un irrefrenabile bisogno di scrivere e lo farò di getto, senza ripensamenti di sorta.

Stamattina ho partecipato ad un evento che mi ha coinvolto razionalmente ma soprattutto emotivamente, fino a commuovermi.

Sono stata al teatro Politeama per la tappa palermitana del progetto ” Mediterranea-Le vie di terra”.

Si tratta di un progetto nazionale a sostegno della rete Mediterranea Saving Humans.

Pubblico numeroso ma, a mio avviso, non abbastanza data la delicatezza e l’importanza dell’argomento nei confronti del quale non si può restare indifferenti perché riguarda tutti noi e il nostro futuro.

Ovviamente sto parlando della migrazione e, al di là di come ognuno di noi la possa pensare, è necessario essere informati e partecipare con consapevolezza.

Migranti o rifugiati? Qual è la sottile ma fondamentale differenza? Esiste realmente? In base a cosa fare questa distinzione?

O semplicemente “persone appartenenti ad una sola razza, quella umana, all’interno della quale convivono diverse culture e sensibilità ma… tutti portatori degli stessi diritti umani “?

Sul palco numerosi artisti, musicisti, scrittori, attori, registi.

Da Giuseppe Milici a Olivia Sellerio, da Isabella Ragonese a Roberto Alajmo, da Simona Mafai a Beatrice Monroy, a Daniele Vicari e tante altre personalità del mondo della cultura e dell’arte.

L ‘arte che unisce al di là delle differenze e delle distanze.

Foto da “World Press Photo” del 2017

Ad aprire l ‘evento Yossif Letif Jerallah con una performance di grande impatto emotivo. Già 2500 anni fa, Eschilo raccontò il dramma dei migranti e le responsabilità di chi deve decidere di accettarli o respingerli .Responsabilità, tuttavia, condivisa con tutti i cittadini.

Alla fine dell’evento Luca Casarini ha sottolineato con grande semplicità l’importanza di salvare vite umane, aggiungendo che i modi e i tempi si possono discutere.

Io ritengo di essere fortunata perché sono nata a Palermo e ci vivo tuttora: Palermo, una città multietnica dove tutti vengono accolti, “nessuno è migrante, chi vive a Palermo è palermitano” e ancora ” i migranti esercitano il diritto alla mobilità internazionale che è un diritto umano inviolabile”.

Sono parole del nostro attuale Primo Cittadino: possiamo condividerle o meno. Io le faccio mie.

Valeria

 

Un irrefrenabile bisogno – Mediterranea

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