Manifesta 14 !
Manifesta 14 si terrà a Pristina, in Kosovo nel 2022
La National Library del Kosovo a Pristina. Foto di Ferdi Limani.
Riceviamo e pubblichiamo:
Manifesta, la biennale nomade europea, è lieta di annunciare che la città di Pristina (Kosovo) è stata selezionata per ospitare Manifesta 14 nel 2022.
Sin dalla sua fondazione all’inizio degli anni ’90, la missione di Manifesta è stata quella di indagare il modo in cui la cultura in Europa si trasforma. Ogni due anni, Manifesta cambia sede e svolge le sue ricerche sull’Europa guardandola attraverso le lenti della nuova città ospitante. Il Supervisory Board e la direttrice di Manifesta hanno selezionato la città di Pristina in Kosovo per l’importanza geografica e geopolitica dei Balcani in relazione alla storia recente dell’Europa e al suo futuro. Attuale capitale dello stato sovrano più giovane d’Europa, nel corso della sua storia Pristina ha subito grandi trasformazioni dovute anche alle recenti politiche neoliberali di privatizzazione degli spazi pubblici. Manifesta vorrebbe essere l’opportunità per i cittadini del Kosovo di reclamare il proprio spazio pubblico e riscrivere il futuro della propria città, metropoli dalla mentalità aperta nel cuore dei Balcani.
La storica capitale del Kosovo, Pristina sembra essere il luogo ideale per guardare al passato e pensare alle sfide attuali che l’Europa sta affrontando da una prospettiva unica ed eterogenea. Questo centro urbano in rapida evoluzione, all’incrocio tra Europa dell’Est ed Europa dellOvest, consentirà a Manifesta 14 di esplorare come la cultura contemporanea e le pratiche sociali possano contribuire a mettere in luce l’identità di un paese tanto composito quanto polimorfico.
Pristina è stata selezionata dal Consiglio della Fondazione Manifesta per ospitare la 14a edizione della Biennale in base all’offerta ufficiale presentata dal Comune di Pristina. Il consiglio ha ricevuto offerte da varie città europee e ha intrapreso ricerche approfondite su ciascuna candidatura. La selezione della città ospitante con tre anni di anticipo rispetto all’apertura della Biennale fa parte di una strategia volta ad assicurare un maggiore coinvolgimento con la regione ospitante.
In occasione di una conferenza stampa tenutasi a Pristina il 3 maggio 2019, la Direttrice della biennale Manifesta, Hedwig Fjen, il sindaco di Pristina Shpend Ahmeti, l’Assessore alla Cultura del Comune di Pristina Blerta Bosholli e il Ministro della Cultura, Gioventù e Sport della Repubblica del Kosovo Kujtim Gashi hanno ufficializzato Pristina come città sede di Manifesta 14.
Shpend Ahmeti, Sindaco di Pristina:
La nostra città è orgogliosa e onorata di ospitare Manifesta nel 2022. In un luogo in cui il 50% della sua popolazione ha meno di 25 anni, dove l’architettura ottomana si mescola felicemente con quella neoliberale del dopoguerra, c’è molto da discutere e molto da fare; e sicuramente c’è molto spazio pubblico di cui riappropriarsi. Manifesta è ciò di cui abbiamo bisogno non solo per portare avanti per una discussione onesta sul futuro della città, ma anche perchè eventi come Manifesta sono simbolo della rinascita delle città che li ospitano, come anche dell’arte e dell’architettura nei Balcani occidentali. Manifesta ha dato la risposta più importante alla nostra offerta: i Balcani sono l’Europa e devono poter contribuire al dibattito europeo.
Hedwig Fijen, Director of Manifesta:
Nel momento storico in cui ci arriva questa proposta, il Kosovo sembra attraversare la sua silenziosa rivoluzione in termini di mobilità. Un aumento degli scambio –commerciali e non solo- tra la nuova regione e i paesi confinanti rivitalizza le relazioni storiche ma crea anche connessioni sorprendenti. Questa libertà di movimento all’interno della regione ha dato ai kosovari un nuovo modo di pensare a se stessi, come organizzano la loro vita e come vivono se stessi in relazione alla regione e al mondo in generale. Inoltre, il Kosovo non si trova solo all’interno del suo territorio sovrano, ma si manifesta in una vivace diaspora in tutto il mondo.
La paralisi culturale, legale e politica degli anni ’90 ha comportato una perdita di senso dello spazio pubblico e una mancanza di riconoscimento per ciò che è comune. Spero che Manifesta possa fornire a Pristina i mezzi per ricostruire, ridefinire e reclamare uno spazio pubblico radicalizzato e diversificato, che sembra ancora oggi essere considerato come un atto sovversivo culturale, e che può manifestarsi in un’ancora più forte richiesta di cambiamento.
Attualmente, il team di Manifesta si trova a Marsiglia, Francia, per la tredicesima edizione della biennale che si terrà dal 7 giugno al 1° novembre 2020 e che sarà curata da Alya Sebti, direttrice dell’ifa Gallery di Berlino; Katerina Chuchalina, curatrice della VAC Foundation di Mosca; Marina Otero Verzier, direttrice di ricerca all’Het Nieuwe Instituut; e Stefan Kalmàr, direttore dell’ICA di Londra.
Per maggiori informazioni su Manifesta si prega di contattare Manifesta Foundation:
Manifesta Foundation
Mikaela Poltz, Head of Marketing Communication
Herengracht 474
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The Netherlands
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