Musica per vivere, di Francesco Volpes
In questo periodo grigio, quello che ci può trasportare lontano e ci può far sentire più leggeri di sicuro è la musica.
Quando ero piccolo appena sentivo qualche nota di musica mi fermavo ad ascoltare. Rimanevo come sospeso in un mondo ideale, rapito dall’armonia del suono. Ad ogni occasione che mi si presentava, pregavo i miei genitori di poter partecipare. Ho iniziato sul serio il mio percorso studiando batteria a scuola di musica per poi passare alla mia passione: la chitarra. Sinceramente, prima di iniziare scuola di batteria detestavo la chitarra, poi ho scoperto che era lo strumento adatto a me! Inizialmente, fino a qualche anno fa, dilettante chitarrista ho intrapreso il pop mentre ora mi avventuro per le vie del blues e del jazz. Si cresce e si cambiano i gusti ma anche le competenze. La musica è qualcosa di incredibile e non c’è emozione piu’ bella di suonare in gruppo, di fare qualcosa insieme ad altri. Questo mi ha aiutato molto a smussare i tratti più aspri nel mio percorso di crescita.
Frequento il quarto anno del settore economico dell’Istituto Damiani Almeyda Crispi, che mi ha offerto numerose opportunità di dare spazio alla mia passione; ne ricordo tre in particolare.
Una bellissima esperienza è stata quella di suonare in occasione del 23 maggio sul palco della legalità, prima al porto e poi a piazza Magione. Ricordare anche in musica i nostri eroi Falcone e Borsellino mi ha fatto venire i brividi. Capire che insieme, tutti noi possiamo manifestare il nostro grande “NO” alla mafia ci dà forza. Quando la nave della legalità è approdata, sono stato sopraffatto dal sentire il suono della mia chitarra nelle casse di mila watt. Abbiamo suonato la canzone Pensa di Fabrizio Moro, e come avevamo immaginato, abbiamo avuto tutto il supporto del pubblico. Spero che potremo ripetere questa esperienza quando la pandemia sarà finita!
Un altro momento forte è stato partecipare a Talenti d’Istituto, una manifestazione che viene organizzata grazie all’impegno dei professori A. R. Crivello, D. Giacalone e D. Sardina, che credendo nelle nostre qualità di musicisti, ballerini e attori, danno a noi ragazzi una chance salendo sul palco. Ho partecipato sia all’edizione ai Cantieri culturali della Zisa (giugno 2018) che al Teatro Lelio (dicembre 2018).
Al teatro Jolly a gennaio 2019 ho vissuto l’esperienza più elettrizzante: salire sul palco e suonare con i Fratelli Cirrone, una iconica band di palermitana di fama nazionale e internazionale. Quando la batteria ha iniziato a suonare ci ha trasportato nel groove vero e proprio. Tanti applausi e tanta emozione. Eravamo diversi chitarristi, ognuno impostato in canali diversi e in effetti diversi come: blues drive, distorsore, fuzz e tanti altri.
Che dire…questo per me è sentirsi vivi!
Francesco Volpes
testo e foto su cortesia dell’autore