Lo vuoi “portato”? Lo vuoi “sceso”? La sfida linguistica Italia-Sicilia
Un mio amico torinese si scandalizza sentendo dire “Lo vuoi portato?” oppure “Lo vuoi sceso?”
Certo è sbagliato, però su portato e sceso c’è da riflettere.
Spesso, anche le persone più istruite, “traducono” impropriamente dal dialetto all’Italiano, talvolta senza rendersene conto.
La questione è seria, nel senso che alcuni dialetti sono una vera e propria lingua, per cui sradicare alcuni modi di dire è difficile.
Qui l’amico torinese già suda parecchio disperandosi.
Eppure “portato” e “sceso” in Siciliano non sono verbi ma aggettivi.
Sono participi usati come aggettivo, come per esempio “cotto” o “bagnato” in Italiano.
In Italiano si può dire “Lo vuoi cotto, o crudo?”, “Ti piace asciutto o bagnato?”, dove cotto e bagnato sono participi usati come aggettivo.
In Siciliano è corretto dire “Lo vuoi cucinato (cotto)”, “Ti piace allungato (lungo)”
E’ solo una questione di quantità di termini presenti nella lingua.
Anche in italiano si può dire:
- Caffè zuccherato,
- Capelli mossi,
- Volante riscaldato,
- Pietanza cotta,
- Pezza bagnata.
Il Siciliano possiede ancora più participi-aggettivi rispetto all’Italiano, quindi prevede anche aggettivi come:
- Libro salito,
- Cane sceso,
- Amico parlato,
- Regalo comprato,
- Oggetto portato…
Ne ricordate altri?
Lo so è assurdo ma in realtà noi siciliani parliamo un misto di dialetto e italiano. Lo fanno tutti d’altronde, soprattutto dove è forte la lingua dialettale come il Napoletano, il Veneto, l’Emiliano, il Genovese…
Cito da: La grammatica italiana
Quando il participio ha valore di aggettivo?
Il participio presente e il participio passato acquistano spesso funzione di aggettivo.
Il participio presente, oltre ad indicare un'azione, può esprimere anche una qualità.
Per esempio:
Il ragazzo errante nella foresta vide una luce.
La luna brillante sul mare → con valore di participio = che brilla.
Se ne pensate altri, scrivetelo!
A proposito: il mio amico si arrabbia ancora di più ascoltando qualcuno che dice “scendi il cane”! Ha ragione: scendere è un verbo intransitivo. Si dice fai scendere il cane oppure porta giù il cane.
Discutendone con gli amici, qualcuno ha protestato ridendo.
Fra lo stupito e l’ironico, l’amico torinese ha detto:
Beh, se si può dire scendi il cane allora si può dire passeggiami il cane che te lo piscio!
Qui non so dargli torto.
Marcello Troisi